Le fotografie sono i miei ricordi alienati. Colgono solo un frammento del reale, fissandolo in un’eterna, estranea immobilità. Mentre la memoria sfuma i contorni di volti e momenti, le immagini creano una memoria stabile, per quanto imperfetta, lucida, per quanto alienata. Le fotografie diventano la droga alla quale la memoria non può più fare a meno. Estensione di ricordi che lentamente ci abbandonano.