ONES & ZEROS Reloaded

ONES & ZEROS Reloaded

Saro Cosentino ha alle spalle una lunga gavetta, che lo ha portato a rivestire numerosi ruoli all’interno del panorama musicale nostrano, da compositore cinematografico a produttore, muovendo le fila da dietro le quinte. Le sue influenze spaziano dal blues, corteggiato a partire dai suoi albori negli anni Settanta, con la band “Saro Cosentino entertainment blues band” progetto portato avanti insieme a Fabio Treves e Maurizio Angeletti, per passare poi alla musica elettronica, negli anni Ottanta infatti inizia anche la sua collaborazione con Franco Battiato.

Cosentino sperimenta generi diversi e li fonde ed è questo il lavoro del quale risente il suo album ONES & ZEROS Reloaded, una riedizione, come ci suggerisce il titolo, di un album del 1997, con l’aggiunta di un unico inedito, Real Life, cantato da Karen Eden. Cosentino, seguendo la sua passione per la mescolanza, si è avvalso della collaborazione di numerosi artisti, di culture musicali differenti, che hanno contribuito al tentativo di dare a questo album una notevole complessità di atmosfere ed intenzioni. Tra gli artisti che hanno partecipato alla realizzazione dell’album troviamo Peter Hammill dei Van der Graaf Generator, Jakko Jakszyk dei King Crimson e Tim Bowness dei no-man. La ritmica è stata affidata a Gavin Harrison, batterista di Porcupine Tree e King Crimson ed al basso di  John Giblin, ex membro dei Simple Mind, per poi continuare con Trey Gunn dei King Crimson allo stick e David Rhodes alle chitarre.

Oltre al versante della musica occidentale altri artisti con le loro culture d’oltreoceano hanno contribuito alla ricchezza di questo lavoro: il cantante Pandit Dinesh Shankar  con la sua voce ed il doppio violino, Kudsi Erguner al flauto ney e  Cristiano Roversi allo stick.
Saro si è occupato di amalgamare le numerose influenze con le sue chitarre e lavorando soprattutto alle tastiere e sul versante elettronico. Le sette canzoni che compongono il disco sono figlie meticcie di questo amplesso musicale multietnico. L’intenzione del disco sembra quella di creare un’atmosfera di fondo pacata, conciliante, senza portare alle estreme conseguenze le contaminazioni presenti, ma fondendole e portandole al fondo di un tappeto sonoro univoco, dalle sonorità leggere e monocorde.

 

  1. Real life
  2. Bite the bullet
  3. Phosphorescence
  4. Days of flaming youth
  5. From far away
  6. Behind the glass
  7. Defying gravity
  8. 9:47 PM Eastern Time 

Michela Chessa per 100Decibel