Sguardi - foto di Michela Chessa

Nomen omen

C’è un silenzio dietro ai tuoi occhi
una preghiera disattesa.
Vorrei ridare un nome al paesaggio che ti circonda
ai ciuffi d’erba sotto i tuoi piedi
donarti un nome per evocare il distacco
ma un nome è cosa materiale
mal si addice agli occhi
che annegano nel silenzio.
Un nome mi serve per cercarti, chiamarti, maledirti.
Voglio dare un nome ai tuoi colori
scalfire con un nome la tua assenza.
Le tue pupille sono porte girevoli per le emozioni
ma la notte non posso averti
non c’è una scia che mi guidi verso di te
non conosco urli di silenzio
ed i tuoi occhi son fari spenti.
Se un grillo prova a nominarti
non ha fortuna
così smetto di cercarti
nella notte senza luna.

Michela Chessa – dalla raccolta “Nottivaga